Tematica Insetti

Harmonia axyridis Pallas, 1773

Harmonia axyridis Pallas, 1773

foto 1211
Foto: Andreas Trepte
(Da: it.wikipedia.org)

Phylum: Arthropoda von Siebold, 1848

Classe: Insecta Linnaeus, 1758

Ordine: Coleoptera Linnaeus, 1758

Famiglia: Coccinellidae Latreille, 1807

Genere: Harmonia Mulsant, 1846

Specie e sottospecie

In Europa in base alla colorazione delle elitre (ali anteriori) si distinguono: Harmonia axyridis forma succinea, se le elitre hanno colore giallo con sfumature arancioni, con macchie nere di numero variabile tra zero e ventuno - Harmonia axyridis forma spectabilis, se le elitre hanno colore nero con quattro macchie gialle, arancioni o rosse - Harmonia axyridis forma conspicua, se le elitre hanno colore nero con due macchie gialle, arancioni o rosse - La forma più comune di Harmonia axyridis in Italia è la succinea.

Descrizione

Le larve hanno un corpo allungato, appiattito e contornato di robusti tubercoli e spine. Il dorso è di colore nero bluastro, mentre i lobi dorsolaterali dei segmenti addominali presentano macchie di tonalità giallo-arancione, di numero compreso tra uno e cinque per lato. L'esemplare adulto si riconosce perché più grande delle comuni coccinelle, essendo lungo dai 5 agli 8 millimetri. Il nome comune coccinella arlecchino deriva dalla grande varietà di toni che presenta: il capo può essere giallo, nero o giallo con macchie nere; il pronoto (parte anteriore del torace) è giallo con macchie nere centrali; tali macchie variano da due a quattro e possono formare due linee curve, una forma a M o un trapezio; ai margini laterali del corpo c'è una macchia ovale di colore giallo. È una specie polifaga che si nutre prevalentemente di afidi e cocciniglie, ma è predatore di numerosi altri insetti e coleotteri, tra cui le larve di coccinella, i neurotteri e i ditteri sirfidi. L'elevato numero delle sue prede fa sì che questa coccinella riesca a ridurre le altre specie afidifaghe autoctone e in parte sostituirsi ad esse (il fenomeno si indica con il termine 'intra guild predation': acronimo IGP). Ultimamente la sua possibile pericolosa predazione e competizione con altri insetti si è di molto ridotta. Le coccinelle indigene sono infatti attive e non sembra che le loro popolazioni si siano ridotte in maniera significativa. La coccinella arlecchino compie solitamente due generazioni all'anno, ma è in grado di arrivare anche a cinque. Durante il periodo di svernamento, che ricopre l'autunno e l'inverno, le coccinelle arlecchino compongono degli aggregati all'interno degli edifici umani. La coccinella arlecchino è un predatore molto attivo di afidi, cocciniglie, larve di coccinella, neurotteri, ditteri sirfidi e numerosi altri insetti e coleotteri. La sua pericolosità per l'ecosistema sta nel fatto che questo tipo di coccinella riesce facilmente a debellare le specie afidifaghe autoctone e in parte a sostituirsi ad esse. Negli USA però pare che il contributo della coccinella nel contrastare un afide asiatico della soia sia risultato veramente importante in quanto le specie indigene predatrici di afidi non sarebbero state, da sole, in grado di contrastare efficacemente le popolazioni di afidi dannosi.

Diffusione

Originaria dell'Asia, ma oggi presente in tutto il mondo. L'origine della sua diffusione risale al 1916, quando venne introdotta negli Stati Uniti come agente di controllo biologico per afidi e coccidi. Tuttavia la sua presenza in nord America è sempre stata controllata. Solo nel 1988 sono cominciate a giungere le prime segnalazioni di una diffusione incontrollata negli Stati Uniti. Tuttora è incerto se le cause di questa diffusione siano state intenzionali o accidentali. Il controllo della coccinella arlecchino è stato impossibile, in quanto anche l'Ucraina aveva deciso nel 1964 di adottare la coccinella arlecchino con lo stesso scopo degli Stati Uniti, favorendo dunque la sua introduzione anche in Europa. Una scelta replicata dalla Bielorussia nel 1968 e dalla Francia nel 1982. E così, alla fine degli anni Ottanta questo coleottero dagli Stati Uniti ha colonizzato l'America latina, il Sudafrica e l'Egitto, mentre nel 1991 anche la Francia ha perso il controllo della coccinella, la quale ha iniziato un'inarrestabile espansione in tutto il continente europeo: l’Harmonia axyridis è oggi presente in Germania, Belgio, Paesi Bassi, Spagna, Svizzera, Lussemburgo, Gran Bretagna, Italia, Repubblica Ceca, Austria, Danimarca, Liechtenstein, Polonia, Ungheria, Serbia, Romania, Slovacchia, Bosnia ed Erzegovina. In Italia, le prime segnalazioni di coccinella arlecchino allo stato libero risalgono al 2006, quando furono trovati alcuni esemplari di Harmonia axyridis nelle aree verdi di Torino. L'anno successivo sono arrivate le segnalazioni dalla Lombardia, e nel 2008 la coccinella arlecchino è stata ritrovata anche in Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria. Al 2010 risalgono invece le prime segnalazioni in Toscana, dove pare che, per ora, l'espansione di questo coleottero si sia fermata.


05979 Data: 01/06/2014
Emissione: Coccinelle
Stato: Gambia
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi
05980 Data: 01/06/2014
Emissione: Coccinelle
Stato: Gambia
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi

05984 Data: 01/06/2014
Emissione: Coccinelle
Stato: Gambia
Nota: Emesso in un foglietto di 4 v. diversi
05987 Data: 01/06/2014
Emissione: Coccinelle
Stato: Gambia
Nota: Emesso in un foglietto di 2 v. diversi

11760 Data: 05/09/2012
Emissione: Insetti a Tuvalu
Stato: Tuvalu
Nota: Emesso in un un foglietto di 4 v. diversi